Il settore delle materie prime registra il quarto guadagno settimanale consecutivo, sostenuto per tutto agosto da un dollaro più debole, rendimenti dei Treasuries in calo e aspettative crescenti per un imminente taglio dei tassi della FED. Con il miglioramento dei dati economici statunitensi, trader e analisti hanno spostato le loro preoccupazioni da un rallentamento brusco a un atterraggio morbido. Inoltre, l'inflazione continua a diminuire e segnali di ripresa in Cina hanno migliorato le prospettive di domanda per le materie prime dipendenti dalla crescita.
Tuttavia, l'incertezza rimane. Sebbene la correzione mensile sembri essersi conclusa, un forte rimbalzo è improbabile fino a quando le prospettive economiche globali, in particolare in Cina e in Europa, non si rafforzeranno ulteriormente. Il Bloomberg Commodity Total Return Index (BCOMTR) è in rialzo di circa l'1,3% per il mese di agosto e del 2,2% per l'anno. Le perdite nel settore energetico, guidate dai prodotti petroliferi e dal gas naturale, sono state compensate dai guadagni nei metalli industriali e preziosi, oltre che nelle materie prime morbide come zucchero, caffè e cacao, che hanno beneficiato di problemi meteorologici.
Anche per il mese di settembre ci si aspetta volatilità, soprattutto per la reazione del mercato al previsto taglio dei tassi da parte del FOMC e al suo impatto sul Dollaro. Gli investitori sensibili ai tassi di interesse potrebbero accogliere con favore l'inizio di un ciclo di taglio dei tassi, aumentando potenzialmente la domanda di metalli industriali e oro. Attenzione però alla stagionalità negativa dell'oro proprio per il mese di settembre.
I prezzi del petrolio rimangono invece contenuti all'interno di un intervallo ristretto, con il WTI che trova supporto intorno ai 71 USD e il Brent intorno ai 75 USD. Le turbolenze politiche in Libia, che hanno ridotto la produzione di circa 500.000 barili al giorno, aggiungono incertezza al mercato mentre L'OPEC+ sta considerando un aumento della produzione a ottobre, ma gli sforzi del gruppo per stabilizzare i prezzi potrebbero essere complicati dall'aumento della produzione dei paesi esterni al cartello.
Infine, i futures sul rame hanno registrato il terzo guadagno settimanale, nonostante le prese di profitto a metà settimana. Il metallo è sostenuto da una rinnovata domanda, in parte guidata dalla notizia che la Cina sta considerando di consentire ai proprietari di case di rifinanziare i mutui, aumentando potenzialmente i consumi. Tuttavia, un recupero più forte dei prezzi del rame dipende dal miglioramento dei fondamentali della domanda, che potrebbero essere sostenuti da costi di finanziamento inferiori una volta che il FOMC inizierà a tagliare i tassi.
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